Open Leadership Manifesto

  1. Un leader non può più controllare
  2. I collaboratori controllano, i clienti controllano
  3. Un leader crea le condizioni perché altri controllino
  4. Un leader deve smettere di pensare alla sua leadership. Non deve pensare ai suoi talenti, alla lista delle virtù alla moda
  5. L’obbligo che un leader ha è di essere se stesso e non imitare altri. Questa è una finalità come essere umano e non solo come leader
  6. La leadership è un processo. La leadership è relazione
  7. La leadership è reciprocità. Se un leader vuole influenzare deve accettare di essere influenzato
  8. La leadership è servizio: ai clienti, ai collaboratori, alla comunità. Per tale motivo i suoi valori guida sono: l’onestà, la condivisione del potere, la trasparenza
  9. La fiducia è il motore delle relazioni nei sistemi aperti. Sia dentro alle aziende che sui mercati attraverso il consumo collaborativo
  10. Il leader costruisce relazioni all’insegna del rispetto
  11. Il leader sa interpretare il ruolo di catalizzatore. Non è il solo protagonista. Svolge una funzione di ispirazione, allineamento e supporto ai colleghi
  12. I leader non devono pensare ai propri collaboratori come i genitori pensano ai figli (con una relazione top/down)
  13. I leader non devono pensare ai propri capi come i figli pensano ai genitori (con una relazione bottom/up)
  14. La leadership nelle imprese contemporanee si basa anche su relazioni tra pari e non solo su relazioni asimmetriche (top/down, bottom/up)
  15. La leadership accetta l’ambiguità e la trasforma in conflitto generativo
  16. I conflitti possono essere affrontati attraverso la negoziazione e la mediazione. La leadership contemporanea deve negoziare, molto più che comandare
  17. Il leader lavora in modo agile. Deve adattarsi a un contesto che muta
    continuamente. Favorisce la semplicità, la flessibilità, la produzione di
    valore concreto per il cliente
  18. Il leader supporta i collaboratori nello sviluppo di processi auto-organizzativi. Tale supporto si esprime 1) come definizione di linee guida nella fase di impostazione 2) come astinenza nelle fasi successive
  19. E’ fondamentale che i collaboratori siano ingaggiati
  20. L’engagement dei collaboratori è possibile se il leader è interessato al loro lavoro, se è accessibile, se dà loro potere, se incoraggia domande
  21. Il leader attribuisce valore alla sua passione
  22. La reputazione è il capitale di credibilità e coerenza di cui dispone il leader
  23. Il leader costruisce capitale sociale attraverso la condivisione di una visione comune
  24. Il capitale sociale è l’insieme di norme comportamentali di un sistema che minimizza i costi di transazione e massimizza la cooperazione tra soggetti. Non è localizzato né in individui, né in strutture fisiche di produzione
  25. Il leader favorisce lo sviluppo di capitale sociale di bonding e capitale sociale di bridging. Il capitale sociale di bonding rinforza l’identità dell’organizzazione. Il capitale sociale di bridging costruisce ponti tra entità diverse, all’insegna dell’integrazione delle diversità
  26. Il capitale sociale è fondamentale per l’innovazione. Le innovazioni si sviluppano mettendo in connessione mondi con conoscenze diverse
  27. Mantenere aperti i confini dell’azienda ed entrare in contatto con nuovi saperi aumenta il potenziale innovativo dell’impresa. L’innovazione può essere open nel senso che non nasce solo all’interno della funzione R&D
  28. La vera innovazione passa attraverso l’innovazione della cultura dell’impresa. La responsabilità della leadership è favorire la trasformazione culturale
  29. Il mindset che rende possibile lo sviluppo dell’innovazione è la tolleranza dell’errore
  30. Una visione strutturata, gruppi coesi e responsabilità chiare possono rendere difficile apprendere dai propri errori
  31. La leadership favorisce l’intelligenza collettiva
  32. L’intelligenza collettiva è il processo per mezzo del quale i gruppi si assumono la responsabilità delle loro sfide e della loro futura evoluzione, usando le risorse di tutti i loro membri in un modo tale che emerga un nuovo livello, con nuove qualità aggiunte
  33. L’intelligenza collettiva è possibile perché gli essere umani sanno essere cooperativi
  34. La cooperazione nel lungo periodo aumenta le probabilità di sopravvivenza di un sistema
  35. La competitività non è sempre contraria alla cooperazione. La caratteristica dei sistemi aperti è che si trovano frequentemente in situazione coopetitive (in cui cioè cooperazione e competizione convivono)
  36. I diversi approcci alla realizzazione di compiti e alla risoluzione di problemi possono coesistere (senza ostacolarsi l’un l’altro), imparando gli uni dagli altri. La diversità aumenta la probabilità di successo nel raggiungimento degli obiettivi e la scoperta di nuovi metodi di lavoro
  37. Il leader non deve dare per scontato che le persone capiscano qual è il senso di ciò che accade
  38. Il leader è un sense maker: insieme ai collaboratori si impegna a dare senso al passato e a immaginare scenari futuri
  39. La leadership si occupa di generazione e sviluppo della conoscenza perché gli elementi intangibili sono molto più importanti per costruire il valore del prodotto e del servizio
  40. La conoscenza prodotta da un’organizzazione, compresi i suoi dibattiti interni e gli insegnamenti tratti, deve essere registrata e conservata in archivi accessibili a tutti. Nel rispetto della proprietà intellettuale, la condivisione della conoscenza all’interno e all’esterno dell’organizzazione, produce beneficio per gli individui e la comunità
  41. La leadership pone attenzione all’organizzazione della parte invisibile della conoscenza
  42. Nelle situazioni in cui la conoscenza è fondamentale il modello della leadership verticale è inadeguato. Nei team con conoscenze molto diversificate funziona meglio la leadership circolante
  43. Per favorire lo sviluppo della conoscenza il leader può assumere il ruolo di mentore o coach
  44. L’apprendimento è possibile attraverso il miglioramento continuo
  45. La leadership lavora all’incremento del benessere perché le organizzazioni in cui si sta bene hanno performance superiori
  46. Il leader assume un atteggiamento critico rispetto ai modelli contemporanei di produzione del valore, ne coglie le contraddizioni e ricerca delle soluzioni sostenibili per sé ed il proprio gruppo di riferimento
  47. Il leader si impegna per il successo dell’impresa nel presente, ma investendo sull’intangibile migliore la qualità complessiva del sistema
  48. Open leadership significa sviluppare sistemi antifragili, ovvero in grado di migliorare a seguito di una crisi