Open Leadership Manifesto
- Un leader non può più controllare
- I collaboratori controllano, i clienti controllano
- Un leader crea le condizioni perché altri controllino
- Un leader deve smettere di pensare alla sua leadership. Non deve pensare ai suoi talenti, alla lista delle virtù alla moda
- L’obbligo che un leader ha è di essere se stesso e non imitare altri. Questa è una finalità come essere umano e non solo come leader
- La leadership è un processo. La leadership è relazione
- La leadership è reciprocità. Se un leader vuole influenzare deve accettare di essere influenzato
- La leadership è servizio: ai clienti, ai collaboratori, alla comunità. Per tale motivo i suoi valori guida sono: l’onestà, la condivisione del potere, la trasparenza
- La fiducia è il motore delle relazioni nei sistemi aperti. Sia dentro alle aziende che sui mercati attraverso il consumo collaborativo
- Il leader costruisce relazioni all’insegna del rispetto
- Il leader sa interpretare il ruolo di catalizzatore. Non è il solo protagonista. Svolge una funzione di ispirazione, allineamento e supporto ai colleghi
- I leader non devono pensare ai propri collaboratori come i genitori pensano ai figli (con una relazione top/down)
- I leader non devono pensare ai propri capi come i figli pensano ai genitori (con una relazione bottom/up)
- La leadership nelle imprese contemporanee si basa anche su relazioni tra pari e non solo su relazioni asimmetriche (top/down, bottom/up)
- La leadership accetta l’ambiguità e la trasforma in conflitto generativo
- I conflitti possono essere affrontati attraverso la negoziazione e la mediazione. La leadership contemporanea deve negoziare, molto più che comandare
- Il leader lavora in modo agile. Deve adattarsi a un contesto che muta
continuamente. Favorisce la semplicità, la flessibilità, la produzione di
valore concreto per il cliente
- Il leader supporta i collaboratori nello sviluppo di processi auto-organizzativi. Tale supporto si esprime 1) come definizione di linee guida nella fase di impostazione 2) come astinenza nelle fasi successive
- E’ fondamentale che i collaboratori siano ingaggiati
- L’engagement dei collaboratori è possibile se il leader è interessato al loro lavoro, se è accessibile, se dà loro potere, se incoraggia domande
- Il leader attribuisce valore alla sua passione
- La reputazione è il capitale di credibilità e coerenza di cui dispone il leader
- Il leader costruisce capitale sociale attraverso la condivisione di una visione comune
- Il capitale sociale è l’insieme di norme comportamentali di un sistema che minimizza i costi di transazione e massimizza la cooperazione tra soggetti. Non è localizzato né in individui, né in strutture fisiche di produzione
- Il leader favorisce lo sviluppo di capitale sociale di bonding e capitale sociale di bridging. Il capitale sociale di bonding rinforza l’identità dell’organizzazione. Il capitale sociale di bridging costruisce ponti tra entità diverse, all’insegna dell’integrazione delle diversità
- Il capitale sociale è fondamentale per l’innovazione. Le innovazioni si sviluppano mettendo in connessione mondi con conoscenze diverse
- Mantenere aperti i confini dell’azienda ed entrare in contatto con nuovi saperi aumenta il potenziale innovativo dell’impresa. L’innovazione può essere open nel senso che non nasce solo all’interno della funzione R&D
- La vera innovazione passa attraverso l’innovazione della cultura dell’impresa. La responsabilità della leadership è favorire la trasformazione culturale
- Il mindset che rende possibile lo sviluppo dell’innovazione è la tolleranza dell’errore
- Una visione strutturata, gruppi coesi e responsabilità chiare possono rendere difficile apprendere dai propri errori
- La leadership favorisce l’intelligenza collettiva
- L’intelligenza collettiva è il processo per mezzo del quale i gruppi si assumono la responsabilità delle loro sfide e della loro futura evoluzione, usando le risorse di tutti i loro membri in un modo tale che emerga un nuovo livello, con nuove qualità aggiunte
- L’intelligenza collettiva è possibile perché gli essere umani sanno essere cooperativi
- La cooperazione nel lungo periodo aumenta le probabilità di sopravvivenza di un sistema
- La competitività non è sempre contraria alla cooperazione. La caratteristica dei sistemi aperti è che si trovano frequentemente in situazione coopetitive (in cui cioè cooperazione e competizione convivono)
- I diversi approcci alla realizzazione di compiti e alla risoluzione di problemi possono coesistere (senza ostacolarsi l’un l’altro), imparando gli uni dagli altri. La diversità aumenta la probabilità di successo nel raggiungimento degli obiettivi e la scoperta di nuovi metodi di lavoro
- Il leader non deve dare per scontato che le persone capiscano qual è il senso di ciò che accade
- Il leader è un sense maker: insieme ai collaboratori si impegna a dare senso al passato e a immaginare scenari futuri
- La leadership si occupa di generazione e sviluppo della conoscenza perché gli elementi intangibili sono molto più importanti per costruire il valore del prodotto e del servizio
- La conoscenza prodotta da un’organizzazione, compresi i suoi dibattiti interni e gli insegnamenti tratti, deve essere registrata e conservata in archivi accessibili a tutti. Nel rispetto della proprietà intellettuale, la condivisione della conoscenza all’interno e all’esterno dell’organizzazione, produce beneficio per gli individui e la comunità
- La leadership pone attenzione all’organizzazione della parte invisibile della conoscenza
- Nelle situazioni in cui la conoscenza è fondamentale il modello della leadership verticale è inadeguato. Nei team con conoscenze molto diversificate funziona meglio la leadership circolante
- Per favorire lo sviluppo della conoscenza il leader può assumere il ruolo di mentore o coach
- L’apprendimento è possibile attraverso il miglioramento continuo
- La leadership lavora all’incremento del benessere perché le organizzazioni in cui si sta bene hanno performance superiori
- Il leader assume un atteggiamento critico rispetto ai modelli contemporanei di produzione del valore, ne coglie le contraddizioni e ricerca delle soluzioni sostenibili per sé ed il proprio gruppo di riferimento
- Il leader si impegna per il successo dell’impresa nel presente, ma investendo sull’intangibile migliore la qualità complessiva del sistema
- Open leadership significa sviluppare sistemi antifragili, ovvero in grado di migliorare a seguito di una crisi
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